ADEGUAMENTO SISMICO
L’adeguamento sismico delle strutture consiste nella verifica della tenuta statica degli edifici esistente ed il miglioramento delle costruzioni al fine di renderle più resistenti all’azione sismica, ossia al movimento del terreno dovuto a un terremoto. Grazie ad una migliore comprensione degli effetti dei sismi sulle strutture e alle recenti esperienze con potenti terremoti vicino ai centri urbani, è riconosciuta la necessità di un adeguamento anti-sismico di molte strutture esistenti. Molte strutture si trovano sprovviste delle adeguate rifiniture e rinforzi per la protezione anti-sismica anche semplicemente a causa della naturale usura dei fabbricati od alle limitate conoscenze edilizie in fase di edificazione.
Per tale incombente problema, vari lavori di ricerca sono stati portati avanti negli ultimi anni. Inoltre, sono state pubblicate a livello mondiale alcune linee guida tecniche sullo stato dell’arte della costruzione antisismica, sulle tecniche per stabilire il rischio sismico, per il retrofit e per la riabilitazione degli edifici colpiti dal sisma. Bisogna comunque tenere a mente che non esiste una struttura che sia del tutto a prova di terremoti, anche se la prestazione sismica può essere aumentata notevolmente grazie ad apposite strategie progettuali iniziali oppure con modifiche successive.
Le tecniche più comuni di adeguamento antisismico sono le seguenti:
Consolidamento di strutture in cemento armato consistenti in:
- Ripristino delle capacità portanti di elementi strutturali, dovute al degrado o corrosione dei ferri d’armatura.
- Rinforzo a flessione ed a taglio di travi in c.a. a vista ed a spessore.
- Reintegro della funzione strutturale delle staffe, insufficienti o degradate.
- Cerchiaggio x il rinforzo di pilastri di tutte le dimensioni e forme.
- Aumento della resistenza a compressione del calcestruzzo nei pilastri.
- Rinforzo di solai in c.a, anche per aumenti di carico imprevisti.
- Collegamenti strutturali dei nodi trave – pilastro.
- Irrigidimenti di piano su solai in c.a. con collegamento alla struttura verticale.
- Ripristino delle capacità portanti di elementi strutturali danneggiati (ad esempio urto di mezzi nei ponti o sottopassaggi, incendi, infiltrazioni di acqua, ecc.).
Consolidamento di strutture in muratura e miste consistente in:
- Rinforzo a flessione ed a taglio di elementi strutturali in muratura.
- Recupero e/o aumento della capacità portante di pannelli murari.
- Rinforzo di colonne e pilastri in mattoni di qualsiasi forma.
- Connessioni strutturali tra muratura e struttura in c.a.
- Cerchiaggio di contenimento interno ed esterno di strutture in muratura.
- Creazione di cordoli alleggeriti in materiali compositi da integrare nella muratura.
- Consolidamento strutturale di murature disomogenee, lesionate o danneggiate.
- Ripristino della continuità strutturale tra elementi orizzontali o curvi ed elementi verticali.
Recupero e restauro strutturale di:
- Volte a botte, volte a crociera, volte a vela, volte a cupola, volte a padiglione, volte miste.
- Archi a tutto sesto, archi ribassati, archi rampanti, arco a sesto acuto o ellittico ecc.
- Rinforzo di cupole a ombrello, estradossate e di qualsiasi tipologia architettonica.
Tutte le tipologie di intervento di consolidamento su strutture voltate possono essere eseguite all’intradosso ed all’estradosso, in base alle possibilità di accesso alla struttura stessa da consolidare. All’occorrenza è possibile anche l’eliminazione delle chiavi di volta.